Mi presento, sono Alessio responsabile del gruppo dei ragazzi di Gubbio.
Accolgo volentieri la proposta di don Giorgio di condividere con voi l'esperienza che ci accomuna: Sto parlando dell'incontro tutto particolare che il nostro gruppetto di ragazzi ha avuto con la
Mamma Celeste, grazie al Movimento Mariano Betania Ecclesiale.
Quando noi abbiamo conosciuto il Movimento tramite don Giorgio, venuto in vacanza qui a Gubbio nel luglio 2013, già eravamo un piccolo gruppetto di ragazzi che frequentava la parrocchia e si
riuniva insieme la sera a pregare il rosario.
La devozione mariana di noi amici era nata leggendo gli scritti di san Luigi Maria Grignion da Monfort, ma questa nostra devozione a contatto con i messaggi celesti ha avuto un cambiamento
radicale. Mentre prima pregavamo Maria Santissima come se fosse una persona lontana da noi, che solo con incessanti preghiere avrebbe interceduto a nostro favore, piano piano, incontro per
incontro, ci siamo resi conto che Maria Santissima prima di tutto è Mamma, la nostra Mamma. Ora con questa consapevolezza tutto è cambiato, non ci sentiamo più soli, abbiamo la Mamma con noi. Se
abbiamo una Mamma così vicino a noi, deve esserci anche un Padre e un Fratello. Ed ecco, che dopo aver accolto la maternità di Maria, stiamo piano piano scoprendo anche la paternità di Dio Padre
e la fratellanza di Gesù. Uniti a questa Famiglia abbiamo incominciato a vedere tutto in maniera diversa, tutto ha un senso. Incominciamo a capire perché la Mamma spesso ci dice nei messaggi:
“Mai paura e di nulla paura”.
Lo scoglio più difficile che abbiamo dovuto superare è stato quello di apprezzare la sofferenza. I messaggi ci hanno fatto capire l'importanza della sofferenza ed il valore espiatorio e salvifico
delle nostre sofferenze unite a quelle di Gesù. Con le nostre sofferenze offerte possiamo aiutare tanti nostri fratelli in difficoltà e ritrovare la Pace. Soprattutto è sorprendente che nella
sofferenza non siamo mai soli: Gesù e la Mamma sono con noi e ci alleggeriscono il peso.
Questi incontri ci hanno aiutato tanto a trovare un equilibrio: prima eravamo un po' ribelli, non riuscivamo a capire l'importanza dell'obbedienza. Ogni qualvolta il parroco ci diceva o
chiedeva cose che non condividevamo, eravamo subito pronti a fare battaglia. Grazie ai consigli della Mamma abbiamo capito che nella Chiesa c'è una gerarchia e che ognuno ha il suo compito. Da
quando ci siamo messi in obbedienza le grazie sono scese in abbondanza in noi.
Diamo una mano in vari settori e attività della nostra parrocchia. Il parroco ci ha concesso un'ampia libertà e di poterci riunire in una piccola chiesetta del rione. Ha incominciato a divulgare
la notizia dei nostri incontri, invitando i fedeli a partecipare. Ha reso noto il nostro Gruppo sul sito internet della parrocchia (www.sansecondo.org), perché orgoglioso del servizio che stiamo
facendo. La cosa più bella però è avvenuta quando alcune signore della parrocchia, compresa mia madre, vedendo i nostri “miglioramenti” hanno deciso di aprire anche loro un gruppetto di Betania.
Avviato da tre signore, si è andato via via espandendo e ora conta più di cinque presenze a incontro. Ora tutta la diocesi di Gubbio conosce la nostra realtà. Il Vescovo è molto contento di noi e
ci ha dato anche alcuni incarichi a livello diocesano. Con questa lettera spero di essere riuscito a condividere i nostri momenti di gioia con voi.
A presto; “IN BRACCIO ALLA MAMMA!”. Alessio. Gubbio, 2 dicembre 2016.