Identità

Il Movimento Mariano Betania è un'opera di spiritualità nella Chiesa Cattolica, per aiutare gli uomini d'oggi a riconoscersi figli di Dio e a viverlo nella pratica per mezzo di un'autentica devozione mariana. La Madre di Dio e nostra, con i richiami amorevoli dei Messaggi Celesti ci insegna a seguire Gesù suo Figlio imitandone il comportamento nella fedeltà al Vangelo fino alla santità in ogni stato di vita. Questa crescita spirituale nella vita cristiana si attua principalmente con gruppi di preghiera e formazione, che si riuniscono periodicamente in famiglia.

Il nome "Movimento Mariano" esprime l'opera materna della Madre di Dio, che vuole portare i suoi figli a lasciarla libera di muoversi nel loro cuore, perché: “il regno di Dio è dentro di voi”. "Betania" per ispirarsi spiritualmente al luogo dove Gesù trovava riposo nell'ascolto amoroso e credente dei suoi amici, Lazzaro Marta e Maria.

L'aggettivo "Ecclesiale" dice la nostra appartenenza e il nostro spirito di docile obbedienza e collaborazione per essere nel cuore della santa Chiesa Cattolica.


Carisma

La Chiesa è stata sempre vivificata nella sua storia dai carismi suscitati dallo Spirito Santo. Egli ha voluto che al nostro tempo ci fosse quest'Opera: è iniziata a Roma nel 1951 per mezzo del cuore di un umile madre di famiglia, Maria Giovanna Gelfusa (Gianna) alla quale Dio ha donato un carisma straordinario profetico: essere strumento di Messaggi Celesti, per richiamare maternamente gli uomini alla pratica delle verità del Vangelo e per il bene della Chiesa. La Provvidenza le ha donato, insieme al carisma, alcuni esperti sacerdoti e direttori spirituali ai quali essa fu sempre aperta e obbediente per cui essi poterono constatarne la rettitudine e la bontà del dono soprannaturale di cui erano testimoni.
Il primo fu Padre Pio Frzop, francescano di origine croata, dottore in teologia e filosofia. Trovandosi a Roma, conobbe Gianna e, dopo attento discernimento, le diede conferma dei primi fatti soprannaturali, che essa aveva ricevuto nella giovinezza e la guidò prudentemente. Quando egli dovette lasciare Roma affidò Gianna a un altro esperto direttore di anime, il redentorista padre Benedetto D'Orazio, che la guidò per 24 anni. Dopo la sua morte nel 1975 essa passò sotto la direzione spirituale del padre Antonio Blasucci, francescano conventuale, insegnante di teologia dogmatica, teologia spirituale e storia della spiritualità in varie università pontificie. Anch'egli la seguì fino alla propria morte nel 1987.
Dopo di loro, anche a Zagarolo fu seguita da don Tino Gaiani di Padova ed esaminata da mons. Giuseppe Di Lolli, revisore ecclesiastico diocesano.