Premessa storica
L'Associazione Betania è nata al servizio del Movimento Mariano Betania, cioè di un gruppo di persone che si sono unite per seguire e servire un carisma profetico di cui Dio ha favorito Maria
Giovanna Gelfusa (Gianna) (Pontecorvo (FR) 24 maggio 1914 [1] - Zagarolo (RM) 17 gennaio 2003).
Mediante questo carisma Dio ha rivolto all'umanità richiami d'amore, comunemente chiamati "messaggi", per portare gli uomini d'oggi alla pratica del Vangelo.
La divina Provvidenza ha voluto che la persona dotata di tale carisma fosse guidata da direttori spirituali competenti, i quali poterono costatare la rettitudine di Gianna e la bontà del fenomeno
di cui erano testimoni.
Il primo fu Padre Pio Frzop, francescano di origine croata, dottore in teologia e filosofia, il quale trovandosi a Roma conobbe Gianna, e dopo attento discernimento le diede conferma di alcuni
fatti soprannaturali e la guidò prudentemente. In seguito egli lasciò Roma e affidò Gianna all'esperto direttore di anime, il redentorista padre Benedetto D'Orazio, che la guidò dal 1951 per 24
anni. Dopo di lui passò alla direzione spirituale del padre Antonio Blasucci, francescano conventuale, insegnante di teologia dogmatica, teologia spirituale e storia della spiritualità. Egli la
seguì fino alla propria morte nel 1987.
La generosa risposta a Dio di Gianna ha dato vita a un movimento di spiritualità chiamato Movimento Mariano Betania. Un Messaggio spiega in questo modo il significato del nome: «Movimento Mariano
significa lasciarmi libera del tutto e potermi muovere nei vostri cuori e portarvi alla pienezza della perfezione» (Maria SS.ma, 8-12-1982) [2]. Grazie alla risposta del cuore di Gianna furono
attirati attorno a lei altri cuori credenti, disponibili a pregare e ad accogliere queste rivelazioni. Il primo gruppo di preghiera ha avuto inizio in un appartamento a Roma negli anni '50.
Dopo varie vicissitudini dal 1969 il Movimento Mariano Betania ha potuto disporre di una sede in piazza Bologna 22 a Roma: era un appartamento che divenne il Centro per gli incontri, il punto di
riferimento per le persone e i gruppi, e allo stesso tempo l'abitazione di Gianna.
Dai primi anni '70, il Movimento si è esteso ben oltre i confini di Roma; e per un ventennio di instancabile apostolato di Gianna, di sacerdoti e laici, esso si è diffuso in tutta Italia, dando
vita a numerosi gruppi di preghiera e di formazione, radunati prevalentemente nelle famiglie, per praticare il Vangelo seguendo la spiritualità dei Messaggi.
Nel 1983, mons. Renato Spallanzani, Vescovo della diocesi di Palestrina, avendo conosciuto e costatato l'autenticità del fenomeno del quale Gianna era stata favorita dal Cielo, espresse il
desiderio di accogliere l'Opera nella sua diocesi. Gianna acconsentì volentieri a tale richiesta e trasferì il Centro a Zagarolo (Roma), in località Colle Collecchie, dove fu acquistato un
terreno in cui erano presenti alcune costruzioni che furono restaurate e fornirono un primo rudimentale tetto al Movimento. Il Vescovo, venuto a visitare il luogo, pronunciò la frase augurale:
“Vivat, crescat, floreat!”.
Nella nuova sede al Colle si andava intanto formando un piccolo numero di persone residenti, laici e religiosi, completamente a servizio dell'Opera, tra i quali si distingueva la figura del
sacerdote don Clementino (Tino) Gaiani. Egli fu il primo sacerdote a totale disposizione del Movimento; essendo della diocesi di Padova chiese l'incardinazione nella diocesi di Palestrina
(23-12-1986) per poter operare presso il centro del Movimento Mariano Betania a Zagarolo. La sua scelta fu seguita da altre vocazioni sacerdotali.
Contemporaneamente, maturava anche la risposta al desiderio della Madonna di costruire una Casa per Lei come aveva chiesto in un messaggio: «Vi ho chiesto un’opera. Figlie, quant’è grande
quest’opera! È un’opera che vuole far vivere un amore immenso nei cuori che vi parteciperanno. [...] Ecco la mia guida: figlie, voglio che quest’opera si distenda fino al mondo intero. Figlie,
qui possono venire poche persone; la mia opera non può essere così ristretta, come il mio amore non si ferma ad un solo cuore.
Verranno per voi giorni di grande gioia quando, per il vostro lavoro, vedrete fiorire l’opera da voi incominciata. Una casa più grande, una casa aperta a tutte le ore, notte e giorno. Una casa
dove si può liberamente parlare, pregare.
Verranno a dissetarsi. Quante creature a voi ancora sconosciute! Sono lontane! Figlie, quanti cuori sono vuoti, non conoscono il vero amore. Io voglio questa casa e sarò io stessa a condurle in
mezzo a voi. Una casa senza lussi, ma piena d’amore.» (Maria SS.ma, 6-12-1966).
In questo momento storico dell'Opera per realizzare la casa si rese necessaria la costituzione di un'Associazione per poter gestire giuridicamente tutti i passi necessari a tal fine. Nel 1986
Gianna, don Tino e alcuni fedeli maggiormente impegnati nell'Opera, allo scopo di dare una personalità giuridica di riferimento al Movimento Mariano Betania, hanno dato vita all'Associazione
Betania.
Fin dal suo inizio questa Associazione ha cercato e vissuto la comunione con la Chiesa, in particolar modo quella diocesana. Questo atteggiamento ha permesso i primi passi di riconoscimento
ecclesiale. L'Associazione infatti ha avuto la Recognitio degli statuti nel 1987 da parte del vescovo di Palestrina mons Pietro Garlato. A seguito della recognitio, nel 1989 lo Stato Italiano le
ha conferito la personalità giuridica come Ente Morale in quanto Associazione laicale di culto e religione, non a scopo di lucro.
Si è dovuto superare un lungo iter burocratico e molte difficoltà, ma finalmente, con il tangibile aiuto della divina Provvidenza, nel 1990 sono iniziati i lavori di costruzione del Centro con la
benedizione della prima pietra da parte del Vescovo diocesano mons. Pietro Garlato. In quella occasione così si espresse: «Per questo oggi qui a benedire la prima pietra di una nuova casa che
dovrà raccogliere pellegrini in preghiera attorno agli Apostoli con Maria, c'è il Vescovo, il successore degli Apostoli, colui che è chiamato a condurre il gregge del Signore, a discernere gli
spiriti per vedere se davvero sono gli spiriti che provengono dalla forza dello Spirito di Dio. […] Ecco l'impegno che affido a voi come a tutti i membri della Chiesa e per questo ringrazio il
Signore e gioisco con voi per i doni che ci ha fatto, per i doni particolari che fa a questa comunità che fa parte del mio gregge e di cui assumo la piena responsabilità perché tutto si svolga
secondo il disegno di Dio.»
Dopo iniziative parziali e inadeguate di pubblicazione dei messaggi, nel 1991 per volontà del Presidente dell'Associazione e di Gianna è iniziata la pubblicazione sistematica e per categorie dei
libri dei Messaggi in ordine cronologico.
I volumi, pubblicati dall’Associazione, recavano il titolo: ''Gesù e Maria agli uomini d'oggi, richiami d'amore'' e in calce: ''Movimento Mariano Betania''. Iniziata sotto l'episcopato di mons.
Garlato, e continuata con il suo successore, la collana dei volumi è stata corredata di Nulla Osta e Imprimatur del Vescovo diocesano.
Nel maggio 1993 alla vigilia di Pentecoste, il vescovo mons. Pietro Garlato, in concelebrazione con l'allora vescovo di Palestrina mons. Vittorio Tomassetti e con il vescovo emerito mons. Renato
Spallanzani, ha presieduto la solenne concelebrazione per l'inaugurazione del Centro e la consacrazione della chiesa annessa dedicata al Cuore Immacolato di Maria SS.ma. Al termine del rito,
mons. Tomassetti nel saluto conclusivo, dopo aver ringraziato i confratelli Vescovi per la loro presenza, ha affermato: «Questo luogo è un segno, è un richiamo alla preghiera, alla spiritualità
in un tempo come il nostro, in cui proprio questo valore va riscoperto, va affermato, va evangelizzato». E ha concluso dicendo: «Assicuro la mia preghiera perché questo Centro diventi un fermento
nel mondo».
Tra il 1993 e il 2003 l'Associazione ha continuato ad operare a servizio del Movimento e ha curato l'accoglienza presso il Centro dei partecipanti ai gruppi di preghiera che venivano ad attingere
alla specifica spiritualità. Negli ultimi anni di vita di Gianna, i membri del Movimento si sono stretti intorno a lei per attingere ai suoi insegnamenti e condividerne le sofferenze, accudendola
amorevolmente.
Dopo la morte di Gianna avvenuta il 17 gennaio 2003, la comunità residente presso il Centro è divenuta più numerosa. In conseguenza a ciò nell'anno 2005 sono state apportate alcune modifiche al
precedente statuto per adattarlo alla nuova situazione.
Oggi, alla luce dell'esperienza degli anni passati, grazie anche alle indicazione, accolte e condivise, del vescovo diocesano mons. Domenico Sigalini, si sente l'esigenza che l'Associazione
Betania, referente giuridico del Movimento Mariano Betania, sia riconosciuta ecclesiasticamente come ''Associazione privata di fedeli''. Con questo obiettivo sono state apportate le opportune
modifiche al precedente statuto lasciando inalterati i principi fondamentali dell'Associazione, si sono esplicitate maggiormente le finalità ed è stato definito meglio il rapporto tra il
Movimento Mariano Betania e l'Associazione stessa.
Il vescovo diocesano mons. Domenico Sigalini, in data 16 dicembre 2012 ha approvato lo statuto e concesso all'Associazione Betania la personalità giuridica privata (decreto Prot. 59bis /2012/UC)
a norma del Codice di Diritto Canonico. Nel medesimo decreto ha disposto che « al nome Movimento Mariano Betania si aggiunga la qualifica di "ecclesiale", per indicare che attraverso
l'Associazione Betania il Movimento vive in comunione con il Vescovo della Diocesi operando per la Chiesa, con la Chiesa, nella Chiesa. Il Movimento viene pertanto denominato "Movimento Mariano
Betania Ecclesiale"».
Note
[1] Gianna è nata il 24 maggio ma per errore anagrafico la sua nascita è stata registrata il 28 maggio;
[2] In questa e nelle successive citazioni si fa riferimento ai Messaggi pubblicati nei volumi "Gesù e Maria agli uomini d'oggi, richiami d'amore"