Sono don Serafino Abockitse, sacerdote africano del Togo nella parrocchia con duemila fedeli di Ona, della diocesi di Atakpame, in collaborazione pastorale in Italia con don Pietro V. e don Luca
V. nel periodo estivo, nella parrocchia di san Lazzaro a Parma.
Ho conosciuto Betania per grazia di Dio sette anni fa tramite Adriana e Alberto C., in occasione di un servizio pastorale nella parrocchia di Ranzano (comune di PR). Per una migliore conoscenza
del Movimento, sono stato invitato a partecipare a qualche gruppo di preghiera a Carobbio di Tizzano (Pr), Parma e Casalmaggiore.
Qualche anno dopo ho desiderato e avuto l'opportunità di recarmi a Zagarolo, sede del Movimento, per un approfondimento e conoscenza
dell'Opera.
La cosa più bella che colpisce subito, quando si arriva a Betania è la testimonianza di vita di una comunità raccolta nella preghiera e unita nell'umile servizio di Dio e dei Fratelli. Questa
testimonianza si vede anche nei vari gruppi di preghiera che ho conosciuto. Questo è frutto dei messaggi celesti raccolti nei volumi che costituiscono un vero tesoro del Movimento. É una
ricchezza inesauribile per la Chiesa.
In vari incontri con sacerdoti e laici del Movimento Mariano Betania Ecclesiale, ho trovato elementi fondamentali per fare un gruppo, che ho potuto iniziare in Togo tre anni fa, sul modello dei
gruppi di Betania che ho conosciuto. I Consigli di don Giorgio e degli altri sacerdoti di Betania sono di grande aiuto per l'accompagnamento del gruppo nel suo cammino di sequela di Gesù e alla
scuola di Maria.
Le testimonianze di conversione del cuore danno sempre più spinta ai partecipanti del mio gruppo. Infatti la frequenza al gruppo è diventata sempre più viva e aumentata di numero fino a doverne
fare un altro di gruppo otto mesi fa.
La prospettiva futura è la possibilità di fare ormai altri gruppi negli altri villaggi vicini.
Abbiamo una difficoltà da noi in Africa: molte persone sono analfabete e non conoscono il francese [hanno il libro di presentazione in lingua francese] che è la lingua ufficiale, per cui possono
solo ascoltare chi traduce il messaggio della Madonna in lingua locale. Però sono tutti molto gioiosi e attenti alle parole. Un'altra difficoltà sono le distanze: la mia parrocchia è lunga molti
chilometri e di dodici villaggi.
Faccio un ringraziamento a Gesù e alla Madonna per questo grande aiuto alla fede vissuta nella mia comunità parrocchiale. Ringrazio anche la comunità di Betania che sempre mi accoglie e mi dà
sostegno per la mia missione.
Zagarolo, 15 novembre 2016 don Serafino A.