In ricordo di Giuseppe Gobbo – Motta di Livenza (TV)

Un caro amico e maestro di vita per moltissimi Mottensi, ci ha lasciato venerdì 4 Gennaio 2019.
Nonostante i suoi 95 anni (96 il 25 Gennaio) ha continuato fino a fine Ottobre ad essere presente nel gruppo Betania, fornendoci ogni settimana la sua interpretazione e spiegazione scritta dei messaggi che di volta in volta andavamo a leggere.
A fine Ottobre mi ha chiesto, come aveva già fatto otto anni fa per il S. Rosario, di condurre il gruppo, di continuare a fare la spiegazione e meditazione dei messaggi.
Abbiamo tutti compreso che ci avrebbe lasciato presto.
Ieri sera (martedì 15 Gennaio) abbiamo reso testimonianza a “Bepi” (lo chiamavamo tutti così) rileggendo i suoi appunti, la sua storia di vita di grande fede, ripercorrendo i momenti salienti.

•    Bepi nasce nel 1923

•    Nel 1949 a 26 anni viene chiamato a tenere relazioni formative su come vivere la vita Cristiana, specie nel matrimonio.
•    Nel 1950 a 27 anni si sposa. Più volte ha ricordato che sua moglie è stata di grande aiuto nel percorso di santità e perfezione cristiana.
•    Nel 1950 viene avvicinato da amici di Treviso e sacerdoti delle diocesi di Vittorio Veneto per fondare le A.C.L.I.
•    Nel 1962 entra a far parte del T.O.F. (Terzo Ordine Francescano) di Motta di Livenza chiamato dai Padri Francescani locali.
Poco dopo fu chiamato alla guida provinciale e regionale per la formazione di dirigenti per l’O.F.S. (Ordine Francescano Secolare).
•    Nel 1965 viene chiamato a rifondare la San Vincenzo De Paoli a Motta di Livenza.
•    Nel 1985 in Basilica a Motta di Livenza viene avvicinato da Vladimiro (scrive “mio santo amico”) e un sacerdote di Padova per fondare in loco dei gruppi di rosario per il Movimento Betania.
•    Nel 1986 “Bepi” fa la conoscenza di Gianna Gelfusa e della realtà di Zagarolo. Il 27 Luglio 1986 scrive:
“ho avuto la grazia di assistere alla manifestazione prodigiosa del messaggio della Madonna attraverso questa umile creatura e, una volta rientrato a casa, mi detti tanto da fare per trovare famiglie disponibili ad accogliere altre persone in casa per la recita del Santo Rosario.
Il primo che accettò fu il grande amico Rino Campagna, dopo di lui mi accolse Ugo Maurutto e subito dopo Giorgio Robazza.
Avviai una ventina di gruppi familiari e a tutt’oggi rimangono operativi i tre citati”. (Siamo nel 2010) Oggi è rimasto il gruppo di Maurutto.
•    Nel 2010 ha inizio la Sua malattia e conseguente invalidità.
Qui lui dice: “ho conosciuto il nuovo piano di Gesù per me. Un piano di sofferenza, ma che ha subito mostrato uno scopo altamente spirituale. Capisco sempre meglio che il mio stato mi porta ad una vita di intensa e prolungata preghiera e meditazione arrivando ad una intima familiarità spirituale con Gesù, lo Spirito Santo e la Madonna al punto di sentirli parlare dentro di me.
Questo stato, mi porta a rinunciare del tutto alla mia volontà per rimettermi solo alla loro.
Tutto questo e soltanto questo presente e futuro a gloria di Dio, dello Spirito Santo e della Mamma Celeste”.
•    Ecco chi ci è venuto a mancare.
L’eredità da lui lasciata è grande ed io che vi scrivo e che ho l’onore e l’onere di assistere e guidare l’unico gruppo rimasto, penso che solo con l’aiuto di Dio e suo e il sostegno degli amici del gruppo potremo continuare, fiduciosi di avere comunque anche la sua assistenza!
Grazie Bepi caro. Tu sai che puoi contare sempre sulla nostra preghiera come noi confidiamo nella tua.

Giorgio Robazza

foto dell'attuale gruppo di Motta di Livenza
foto dell'attuale gruppo di Motta di Livenza