Domenica 20 ottobre 2019 é salito in cielo il nostro sacerdote don Antonino Maniscalco, all'età di 86 anni, dopo una lunga e progressiva malattia che lo ha portato gradualmente all'inabilità
totale.
Don Antonino ha conosciuto Betania nell'anno 1980 su indicazione di una signora; l'ha sempre frequentata, si è nutrito dei Messaggi celesti dati per mezzo del carisma straordinario di Gianna
Gelfusa e li ha voluti praticare. In particolare quello personale della sua chiamata nell'Opera del 4 aprile 1981, dove, tra l'altro gli venne detto: «Figlio mio, voglio far tutto e per tutti,
voglio figli che mi diano questo grande aiuto. Uno, uno, ogni uno è uno che io posso portare nel mio Cuore Immacolato e posso chiedere aiuto, aiuto! Figlio la Mamma viene e s'inchina e chiede
aiuto ad un figlio. Figlio mio, ecco il mio Cuore è aperto per te e per tutti quelli che tu desideri che vi entrino in questo Cuore. Vai… vai… ti aspetto. Non mi fermo io, non ti fermerai neppure
tu di andare in cerca di cuori, di anime».
Don Antonino non si è mai fermato, ed è stato sempre accogliente verso tutti; costantemente premuroso, esortando ognuno ad un serio impegno nella crescita spirituale, amore alla Madonna e alle
sue sante parole.
Si prodigò in modo particolare durante il Giubileo del 2000 accompagnando in pellegrinaggio a Roma più di 50 gruppi durante l'intero anno. Tanti hanno conosciuto Betania e don Antonino in
questa circostanza.
Come sacerdote è stato una persona di riferimento per quelli che venivano al nostro Santuario. Era il confessore e consigliere sempre disponibile, fino a quando l'affievolirsi della sua lucidità
e delle deboli forze non glielo ha più permesso.
Il nostro Vescovo mons. Mauro Parmeggiani nella sua omelia lo ha ricordato durante la celebrazione delle esequie, di cui riportiamo alcuni passaggi:
«Personalmente ho incontrato don Antonino soltanto una volta e ormai malato e stanco.
[…] Ascoltando la testimonianza di sacerdoti e laici che lo hanno conosciuto, mi sono fatto l'idea che sia stato anzitutto un cercatore di Dio, un uomo sempre in cammino […]. Probabilmente
dobbiamo dire però che si dotò di buone scarpe per il lungo cammino che percorse per giungere qui a Betania, in questa Chiesa di Palestrina (Diocesi), che lo accolse e lo ordinò sacerdote e che
come presbitero ha servito in vari modi più o meno nascosti, ma tutti fecondi perché il prete, qualsiasi servizio eserciti nella Chiesa, se unito a Cristo e alla Chiesa stessa porta frutto, molto
di più di quanto lui stesso si renda conto di portare!
[…] Ora Maria Santissima che ha tanto venerato, lo starà presentando a Gesù suo Figlio.
[…] A don Antonino oggi diciamo grazie per il suo apporto alla costruzione di quel tempio di pietre vive che è la Chiesa. Gli chiediamo, appena giunto alla meta alla quale ha aspirato per tutta
la vita, di pregare per tutti noi, per questa Chiesa diocesana, per la sua cara Comunità di Betania, per i suoi parenti, amici, per quanti lo hanno accudito fino all'ultimo e che desidero tanto
ringraziare.»
Siamo grati al Vescovo che ha voluto presiedere le esequie, al Vicario mons. Felicetto Gabrielli e ai 24 sacerdoti concelebranti, i 2 diaconi: don Franco Ferro e Carletti Giancarlo.
Un particolare grazie e tanta gratitudine va a Maria Santissima che ha voluto questa Opera per produrre frutti di bene nei cuori dei suoi figli.
Don Giorgio